Il segreto della meditazione è: diventare colui che osserva, essere testimoni di sé stessi. Meditazione significa consapevolezza, qualsiasi cosa tu faccia con consapevolezza è meditazione. “Essere testimoni indica semplicemente un’osservazione distaccata, libera dai pregiudizi; il segreto della meditazione è tutto qui. Non occorre fare nulla; un semplice testimone, un osservatore, un guardiano, limitati a guardare il traffico della mente: lo scorrere dei pensieri, dei desideri, dei ricordi, dei sogni, delle fantasie. Rimani semplicemente in disparte e tranquillo, osserva, guarda senza giudizio, senza critiche, senza dire <questo è bene> e neppure <questo è male>.” Osho Le tecniche di meditazione sono azioni, in quanto ti viene consigliato di fare qualcosa, persino meditare implica un agire, stare
seduti in silenzio è un’azione, non fare nulla è una forma di azione. Per cui, da un punto di vista superficiale, tutte le tecniche di meditazione sono azioni. Tuttavia in profondità non lo sono, poiché, se avranno successo, l’azione scomparirà. Alla base abbiamo 3 cose: rilassamento, osservazione e uno stato d’animo libero dal giudizio. La prima è uno stato d’animo rilassato: non lottare con la mente, non controllare la mente, non concentrarti. La seconda è: limitati a osservare con una consapevolezza rilassata qualsiasi cosa accada, senza interferire. La terza è: osserva la mente in silenzio, senza giudizio e senza critiche. Queste sono
le tre cose principali e piano piano su di te scenderà un profondo silenzio. Dentro di te si arresterà ogni movimento. Esisterai senza neppure la sensazione di “esistere”, sarai semplice spazio puro. Cosa dice la scienza. Diversi studi hanno dimostrato che questa pratica possa essere utile a vivere più a lungo, oltre che meglio. Le prove scientifiche suggeriscono che la meditazione regolare sia in grado di migliorare condizioni psicologiche come ansia e depressione, che a loro volta possono influenzare la salute e la mortalità. È stato dimostrato che la pratica regolare della meditazione rafforza il sistema immunitario e riduce il livello di cortisolo noto come ormone dello stress. Elevati livelli di cortisolo sono collegati a una maggiore mortalità dovuta a condizioni e patologie cardiache come infarti e aterosclerosi, ipertensione e aritmia. Le persone che si dedicano con regolarità e costanza alla meditazione rivelano una visione del mondo più positiva, maggiore consapevolezza e un insieme di valori e sentimenti che, molto probabilmente, le porta a prestare più
attenzione alla cura di sé stessi e degli altri. Meditare ha anche uno scopo di promozione del benessere psicologico ed emotivo sviluppando consapevolezza, pace mentale, accettazione, comprensione, connessione, positività e molto altro; si sarà più propensi ad adottare atteggiamenti e abitudini più sane positive e salutari in ambito privato e relazionale che condurranno a loro volta una migliore salute dell’intero organismo sotto ogni aspetto da quello nutrizionale a quello fisico e mentale. Una ricerca attribuisce alla meditazione un incremento dei livelli di melatonina. La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale (o epifisi) posta alla base del cervello. Agisce principalmente sull’ipotalamo (struttura del sistema nervoso centrale interno situata tra i due emisferi cerebrali) e ha la funzione di regolare il ciclo sonno – veglia. La melatonina viene sintetizzata in assenza di luce, dalla ghiandola pineale, di notte, la sua concentrazione nel sangue aumenta rapidamente e raggiunge il vertice tra le due e le quattro del mattino, per poi ridursi gradualmente, all’approssimarsi del giorno. Viene infatti farmacologicamente impiegata per il trattamento a breve termine dell’insonnia e di altri problemi relativi al sonno, ma è anche conosciuta per rafforzare il sistema immunitario e rallentare il naturale processo di invecchiamento delle cellule. La connessione tra melatonina e meditazione, è stata esplorata, per la prima volta, nel 1995 dai ricercatori del programma di riduzione dello stress e rilassamento, del centro medico dell’università del Massachusetts, negli Stati Uniti. Furono condotti diversi esperimenti su donne di ogni genere di età scoprendo che, quelle dedite alla meditazione, presentavano livelli
significativamente più alti di melatonina, rispetto alle donne estranee alla meditazione. Un altro studio ha rilevato che la meditazione, svolta prima di dormire, come la meditazione guidata o la meditazione di scansione del corpo, incrementa i livelli di melatonina per la notte. Non sono invece stati osservati aumenti dei livelli di melatonina, nelle notti in cui i partecipanti all’esperimento, non praticavano alcun tipo di meditazione prima di dormire. Questo suggerisce che sia la pratica regolare della meditazione a fare la differenza e promuovere i veri benefici duraturi di tali esercizi. Come iniziare a meditare. Ci sono molte tecniche di meditazione.
L’ideale sarebbe avere un posto dedicato a questi momenti, mettersi seduti comodi, con la schiena dritta, occhi chiusi, restare fermi a osservare, senza giudizio, il respiro che entra ed esce, senza forzature. Il respiro è un’ottima “ancora” che ci tiene nella presenza, nel qui e ora. La mente tenterà di portare l’attenzione su mille altri pensieri, restiamo nella calma, lasciamo passare il pensiero e con amorevole gentilezza torniamo al nostro respiro. Ci vuole pratica e costanza per riuscire a “domare” la mente anche solo per pochi minuti. L’importante è non demordere. Ma questo è solo un metodo, meditare è essere “presenti”, quindi quando mangio… mangio, quando guido… guido, quando scrivo…scrivo, non mi lascio distrarre da altri pensieri, e se arrivano li lascio andare e torno a ciò che sto facendo. Si dice che i pescatori meditino e io mi trovo perfettamente d’accordo con questa affermazione, stare nel fiume, nel torrente, nel mare, ascoltare solo il rumore delle dell’acqua e portare i sensi in ascolto della lenza, questa è “presenza”. Osho e molti altri Maestri, hanno creato
meditazioni dinamiche, adatte a chi non riesce a lasciar andare la frenesia delle sue giornate: scuotimenti, danze folli, movimenti fluidi, risate, pianti, fino a portarci alla catarsi, allo svuotamento e restare così immobili, fermi nel vuoto. Possiamo usare meditazioni guidate (nel web possiamo attingere a migliaia di queste, di certo cercando un po’ troveremo quella che fa al caso nostro) che ci aiutano con l’immaginazione a condurci nella
profondità del nostro inconscio, quasi come un’ipnosi. Altra alternativa è l’uso di un mantra ripetuto tutto il tempo della meditazione, a seconda del significato ci porterà anche l’energia giusta. Frequentare gruppi di meditazione può essere utile per mettere in pratica e darci un po’ di sicurezza. Oppure frequentare un gruppo di Om Chanting che operano in tutto il mondo, in ogni zona d’Italia, si ritrovano una volta al mese e il loro intento
è di elevare le frequenze della Terra e portare energia di guarigione a tutto e tutti. Sono pratiche potenti e, se fatte in modo corretto, portano grandi benefici, oltre che l’unione di persone che vibrano alla stessa frequenza.
Ho imparato a meditare nel 2014, quando mi sono ammalata, per me è stata una pratica davvero fondamentale per trovare equilibrio nel periodo più disfunzionale della mia vita. Ci è voluta tanta pratica e disciplina (parola che al tempo mi bloccava, perché la vedevo come una costrizione), ma ne ho raccolto i frutti e tutt’oggi prendermi quel “tempo” e quello “spazio” solo per me, mi rigenera e mette pace nel trambusto della giornata. Fallo anche tu, ogni
volta che ti senti sopraffatto da ciò che ti sta accadendo, fermati: se sei al lavoro vai in un bagno, in uno stanzino, se sei in auto accosta, se sei in giro per la città siediti su una panchina e RESPIRA. Anche solo pochi minuti, fermati, portati in presenza, ascolta solo il tuo respiro che entra ed esce. Respira, dopo pochi minuti sarai pronto per riprendere le tue attività, con un briciolo di calma e di centratura in più. Sii testimone di te stesso.


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